COMITATO DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE QUINTILIANO APPROVATO IN DATA 20.12.10
Presidente: Dario Coppola
MARX E IL NOSTRO TEMPO
MARX E IL NOSTRO TEMPO: È IL TEMPO DI MARX
- martedì 13 dicembre 2011
- ore 17.30
- Centro “Edmondo De Amicis”, Corso Casale, 134 - Torino
con
Giorgio Viarengo, presidente della Società “Edmondo De Amicis”
Diego Fusaro, Università San Raffaele di Milano
Giuseppe Bonfratello, Centro di Documentazione A. Labriola
36 ANNI FA
Il rumore assordante dell'assenza, oggi sono 36 anni.
"Non c'è dubbio (lo si vede dai risultati) che la
televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di
informazione al mondo. Il giornale fascista e le scritte sui cascinali
di slogan mussoliniani fanno ridere: come (con dolore) l'aratro rispetto
al trattore. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente
in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano; il nuovo
fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione
(specie, appunto, la televisione) non solo l'ha scalfita, ma l'ha
lacerata, violata, bruttata per sempre."
Questo è un inciso di Pier Paolo Pasolini di un articolo apparso nel Corriere della Sera, il 9 dicembre del '73.
Non sto certo qui a spiegarvi il pensiero "filo-pasoliniano" 36 anni (oggi) dalla sua morte.
Pasolini è stato un omicidio di Stato,
perchè lo Stato non tollerava e mal sopportava questo intellettuale,
pettinato con la riga in parte, dai modi e toni pacati e che con la
stessa pacatezza schiaffeggiava le orecchie degli italiani.
L'immensità del Maestro sta nell'avere, per primo, messo in primo piano la coscienza collettiva di un popolo peccatore perchè ha sempre scelto la schiavitù.
E'
una schiavitù (ormai solo apparentemente..) intellettuale, per carità,
ma è una schiavitù voluta, decisa e, con la perversione del pensiero,
accettata.
La libertà, intesa come "valore" (termine che aborro) è un'illusione, non esisterà mai.
Esiste però la "libertà interiore" che dobbiamo scoprire e scavare all'interno di noi stessi.
La
coscienza, messa a dura prova dal fascismo intellettuale in voga oggi, è
paragonabile ad un albero spoglio, cresciuto in mezzo ad un campo di
terra battuta, dove il gelido vento invernale lo smuove e lo mette a
dura prova di resistenza.
Sta a noi rimanere in piedi con tutto questo vento, per il resto, non c'è più niente da fare. (cit.)
dal blog di
carlo cavallaro
cliccare qui per ascoltare l'intervento su Pasolini di Carlo Cavallaro su QuantaRadio
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IL NOSTRO COMITATO PROPONE MELANCHOLIA
L'ULTIMO FILM DI
Segnalazione del Presidente di Comitato
Il 25/5 il Centro Labriola presenterà un testo delle Edizioni Pantarei, “Autobiografia” di Paul Frölich. È uno spaccato di storia della Germania dalla fine dell’800 alla Prima Guerra Mondiale fino ai tentativi rivoluzionari di inizio anni ’20. Frölich è stato uno dei principali biografi di Rosa Luxemburg.
Al Quintiliano ACCATTONE per dodici
Dodici spettatori hanno visto il primo film di Pasolini, in un assolato pomeriggio, nella fresca sala cinema della sede del Quintiliano.
GIOVEDI' 07.04.11
ore 17
nella sede del Quintiliano
in
Piazza Vittorio Veneto 13
(II piano)
secondo appuntamento
con
la rassegna
PASOLINI IL MANIERISTA
LA VERITA' NON E' IN UN SOLO SOGNO
visione del film
ACCATTONE
di Pier Paolo Pasolini
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO
è con
MAMMA ROMA
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SEGNALAZIONE DEL
PRESIDENTE DI COMITATO
Galleria Weber & Weber
auroraMeccanica
dal 14 aprile 2011
Segnalazione del Presidente di Comitato
GIOVEDI' 07.04.11
ore 17
nella sede del Quintiliano
in
Piazza Vittorio Veneto 13
(II piano)
secondo appuntamento
con
la rassegna
PASOLINI IL MANIERISTA
LA VERITA' NON E' IN UN SOLO SOGNO
visione del film
ACCATTONE
di Pier Paolo Pasolini
ingresso libero fino a esaurimento posti
Segnalazione del Presidente di Comitato
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI. PASOLINI, L'INCONTRO venerdì 18 marzo 2011 Hiroshima Mon Amour, Torino
Sabato 5 marzo 2011 alle ore 17:00 Sala Volpi - Cineteca di Bologna All'interno del festival BilBOlbul anteprima nazionale del film:
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI. PASOLINI, L'INCONTRO. Ovvero lo spettacolo PASOLINI, L'INCONTRO proposto dalla band nel 2008 in giro per l'Italia diventa film. In uscita a marzo in dvd allegato all'edizione speciale del libro Pasolini edito da Coconino Press.
E dal 17 marzo PASOLINI, L'INCONTRO ritorna in tour.
Qui di seguito le prime date:
Un'occasione unica per vedere e ascoltare Tre allegri ragazzi morti in una nuova e suggestiva forma.
17/03/11 Firenze @ Flog
18/03/11 Torino @ Hiroshima Mon Amour http://www.hiroshimamonamour.org/
26/03/11 Maiolati Spontini (An) @ Biblioteca La Fornace
27/03/11 Tagliacozzo (Aq) @ Teatro Talia
02/04/11 Spilimbergo (Pn) @ Teatro Miotto
09/04/11 Dueville (Vi) @ Teatro Busnelli
11/05/11 Milano @ Teatro dell'Arte
12/05/11 Roma @ Palladium
IL FILM
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI. PASOLINI, L'INCONTRO
Un film di Pasqualino Suppa
Durata: 35min
Colore
Musiche: Tre allegri ragazzi morti
Disegni: Davide Toffolo
Animazioni: Michele Bernardi
Lingua: Italiano
Sottotitoli: Inglese/English
Produzione: La Tempesta
Italia 2011
Il film/documentario di Pasqualino Suppa racconta la tournée del 2008 durante la quale Tre allegri ragazzi morti hanno proposto per la prima volta lo spettacolo di disegni e musica Pasolini, l'incontro. Pasqualino Suppa e l'operatore Nicola Pittarello seguono il viaggio della cult band mascherata nelle città di Trieste, Roma e Bologna. Il film mostra la visione surreale e poetica di un gruppo rock anomalo, critico sulla visione dell'Italia, che si confronta con le parole profetiche del più inquietante intellettuale del XX secolo. Frammenti della voce del poeta e una lunga intervista a Davide Toffolo, il disegnatore e cantante del gruppo, rubata proprio durante il tour, offrono al film altri elementi di interesse.
Nelle parole del disegnatore vengono svelate le ragioni dell'intera poetica del gruppo, che da quindici anni porta la propria esperienza artistica in giro per i palchi della penisola. La situazione della musica in Italia, il rapporto fra pubblico e privato, fra spettatore e musicista, fra artista e realtà sono alcuni dei temi sviluppati nelle interviste. Il film diventa anche il documento dell'esperienza di un disegnatore di fumetti amato e atipico come Davide Toffolo. Infatti lo spettacolo di disegno dal vivo rende pubblico il momento privato del disegnare e il film documenta questa circostanza unica.
Davide Toffolo, innamorato della figura di Pasolini, ne ripercorre la biografia attraverso i disegni realizzati in diretta durante lo spettacolo che si ispira al suo romanzo a fumetti Pasolini, pubblicato in Italia da Coconino Press e in Francia da Casterman. In tutto il film la biografia del poeta funziona da specchio al modo di esistere proposto dal disegnatore e dal gruppo. Inoltre, arricchito dalle animazioni in post produzione di Michele Bernardi, il documentario del tour si 'sporca' dell'estetica del gruppo. Il film è prodotto da La Tempesta, il collettivo artistico nato dall'esperienza di autoproduzione di Tre allegri ragazzi morti, che ha dato voce alla nuova musica italiana a partire dal 2000.
Il dvd, allegato all'edizione speciale del fumetto "Pasolini", sarà in vendita solo nel negozio online de La Tempesta e al banchetto degli spettacoli.
LO SPETTACOLO
Tre allegri ragazzi morti ripropongono lo spettacolo di disegni, musica e parole PASOLINI, L'INCONTRO, un viaggio ispirato alla biografia del poeta friulano. Davide Toffolo, accompagnato da un emozionante ambiente sonoro live e dalle parole pronunciate dalla voce di Pasolini, disegna dal vivo con pennelli e colori, proiettata su schermo, questa sua visione.
La performance si ispira al romanzo a fumetti Pasolini, pubblicato da Coconino Press in Italia e in Francia da Casterman: "il fumetto è un viaggio nell'Italia di oggi, alla ricerca di un mitomane che pensa di essere Pasolini, e, allo stesso tempo, è un lavoro sul recupero della parola di Pasolini. Lo spettacolo accentua la riflessione sulla biografia del poeta".
La musica nasce dai temi delle canzoni del trio e viene spinta in loop psichedelici mentre le registrazioni audio della vera voce di Pasolini irrompono nel tappeto sonoro.
BOOKING VIRUS CONCERTI - www.virusconcerti.it
COCONINO PRESS - www.coconinopress.com
BILBOLBUL - www.bilbolbul.net
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI - www.treallegriragazzimorti.it
LA TEMPESTA DISCHI - www.latempesta.org
Segnalazione del Presidente di Comitato
Venerdì 25 marzo, alle 17.30, nella Sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Provincia di Torino, si terrà il secondo appuntamento di LIBRI E CIOCCOLATO, organizzato per celebrare il 150° dell'Unità d'Italia. Sarà presentato il volume GRUPPI STORICI DEL PIEMONTE - IL FASCINO DELLA STORIA VIVENTE, curato da Cristiana Bizzarri Quadrino e da Carlo Amoretti per i tipi dell'editore Roberto Chiaramonte. L'ingresso è libero e gratuito fino all'esaurimento dei posti. Al termine, degustazione di cioccolata e visita guidata a Palazzo Cisterna.
"Il Fiore delle Mille e Una Notte" al Centro Dar al Hikma di Torino
E' iniziata la nostra rassegna su Pasolini
La serata inaugurativa della rassegna
PASOLINI IL MANIERISTA
LA VERITA' NON E' IN UN SOLO SOGNO
ha registrato una discreta partecipazione nella serata del 19 febbraio 2011
al Centro Culturale italo-arabo Dar al Hikma di Torino
Oltre alle 25 persone visibili nella foto, se n'è successivamente aggiunta un'altra decina.
Younis Tawfik ha introdotto l'evento, parlando del genere letterario e del testo delle Mille e una Notte.Dario Coppola ha descritto l'intera rassegna, spiegandone il significato, e si è soffermato sulla trasposizione cinematografica pasoliniana dell'opera nel film IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE.
L'appuntamento prossimo è a marzo con la visione del film
L'evento è ideato, proposto e organizzato dal nostro Comitato
Grazie a tutti per la partecipazione e per la collaborazione
Appunti sulle opere romane di Pasolini
dal blog CriticaMente
di Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it)
I due romanzi Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959), insieme ai film Accattone (1961) e Mamma Roma (1962), rappresentano la descrizione, e con essa l’analisi, che Pasolini fa del mondo delle borgate romane.
Per comprendere queste opere è necessario inserirle all’interno del complessivo pensiero pasoliniano, si rischiano altrimenti dei fraintendimenti, come ad esempio, quello di ritenere il mondo del sottoproletariato un ché di negativo, il mondo borghese un ché di positivo ed il percorso dall’un mondo all’altro, come un percorso migliorativo, di salvezza, anziché intendere, con Pasolini, come il mondo del sottoproletariato sia una dimensione, pur con tutti i suoi difetti, nella quale l’uomo può essere ancora “puro”, “ingenuo”, mentre il mondo borghese offre un miglioramento delle condizioni materiali di vita, pagato con la perdita di tale purezza e ingenuità, trasformate in (dis)valori consumisti, perbenisti, utilitaristi. Anche il cosiddetto “ciclo del denaro” va interpretato in quest’ottica: i personaggi perdono il denaro, alla cui ricerca sono indotti dalla società borghese, per inserirsi in essa (e non certo dalla società sottoproletaria nella quale sono già inseriti) proprio perché puri e ingenui e quindi privi di quella malizia mercantile piccolo-borghese che servirebbe per difendere il denaro.
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons.
Lettere Luterane
dal blog
CriticaMente
Pasolini, “Lettere luterane”
di Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it)
Lettere luterane è il volume che raccoglie i testi che Pier Paolo Pasolini pubblicò nel 1975 (l’ultimo anno della sua vita) sul “Corriere della Sera” e sul “Mondo”; i temi trattati, che delineano una lucida analisi (politica, economica, culturale, antropologica) della società italiana, sono molteplici, e sono stati pertanto divisi, in due sezioni, denominate dallo stesso autore “Gennariello” e “Lettere luterane”.
La prima sezione, “Gennariello”, rappresenta un progetto pedagogico pasoliniano, avviato sulle pagine del “Mondo”, che la prematura morte lascerà in sospeso, nel quale Pasolini immagina di rivolgersi ad un ragazzo, Gennariello appunto, descrivendo a lui (quindi al lettore) le caratteristiche fondamentali della società italiana e le mutazioni in atto rispetto al recente passato. Questo l’indice approntato dallo stesso Pasolini: Come ti immagino; Come tu devi immaginarmi; La mia scrittura pedagogica; Progetto dell’opera; Le fonti educative più immediate (elenco e accenno); La famiglia: il padre (e gli altri padri); La famiglia: la madre (e le altre madri); La scuola e ciò che vi si insegna; I maestri; I professori; Gli altri studenti e coetanei in genere; la stampa e la televisione; Il sesso (10 paragrafi); La religione (10 paragrafi); La politica (10 paragrafi).
La seconda sezione, “Lettere luterane”, contiene una serie di articoli nei quali Pasolini non si limita ad indicare le principali problematiche della società italiana («l’Italia di oggi è distrutta esattamente con l’Italia del 1945. Anzi, certamente la distruzione è ancora più grave, perché non ci troviamo tra macerie, sia pur strazianti, di case e monumenti, ma tra macerie di “valori”», p. 83), ma si spinge sino a rintracciarne le cause, individuate in una classe politica incapace e disonesta, incarnata, quando egli scrive, da quelli che definisce i “gerarchi dc”, che hanno preso possesso del “Palazzo”, relativamente ai quali chiede che venga celebrato un Processo pubblico; una redenzione collettiva, può infatti avvenire, secondo l’autore, solo attraverso un processo di purificazione collettivo, quale, appunto, un pubblico Processo, i cui capi d’accusa sono elencati dallo stesso Pasolini: «indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione di denaro pubblico, (…) connivenza con la mafia, (…) uso illecito di enti come il Sid, responsabilità nelle stragi di Milano, Brescia, Bologna (almeno in quanto colpevole incapacità di punirne gli esecutori), distruzione paesaggistica e urbanistica dell’Italia, responsabilità della degradazione antropologica degli italiani (responsabilità, questa, aggravata dalla sua totale inconsapevolezza), responsabilità della condizione, come si usa dire, paurosa, delle scuole, degli ospedali e di ogni opera pubblica primaria, responsabilità dell’abbandono “selvaggio” delle campagne, responsabilità dell’esplosine “selvaggia” della cultura di massa e dei mass-media, responsabilità della stupidità delittuosa della televisione, (…) distribuzione borbonica di cariche pubbliche ad adulatori» (p. 114), ed altro. E’ da registrare, inoltre, che in questa seconda sezione è presente l’”Intervento al congresso del Partito Radicale”, che Pasolini avrebbe dovuto tenere a Firenze; due giorni prima venne però ritrovato assassinato all’Idroscalo di Ostia: il 2 Novembre 1975.
Lettere luterane ci consegna, quindi, un Pasolini saggista (probabilmente meno noto al grande pubblico rispetto al Pasolini romanziere, regista, poeta), lucido interprete di una certa fase della storia italiana, una fase che, oggi, sembra mutare nella forma, ma non nei contenuti.
(Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane, Einaudi, pp. 208, € 9,80).
("Periodico Italiano webmagazine", 23/12/2009)
Lettere luterane è il volume che raccoglie i testi che Pier Paolo Pasolini pubblicò nel 1975 (l’ultimo anno della sua vita) sul “Corriere della Sera” e sul “Mondo”; i temi trattati, che delineano una lucida analisi (politica, economica, culturale, antropologica) della società italiana, sono molteplici, e sono stati pertanto divisi, in due sezioni, denominate dallo stesso autore “Gennariello” e “Lettere luterane”.
La prima sezione, “Gennariello”, rappresenta un progetto pedagogico pasoliniano, avviato sulle pagine del “Mondo”, che la prematura morte lascerà in sospeso, nel quale Pasolini immagina di rivolgersi ad un ragazzo, Gennariello appunto, descrivendo a lui (quindi al lettore) le caratteristiche fondamentali della società italiana e le mutazioni in atto rispetto al recente passato. Questo l’indice approntato dallo stesso Pasolini: Come ti immagino; Come tu devi immaginarmi; La mia scrittura pedagogica; Progetto dell’opera; Le fonti educative più immediate (elenco e accenno); La famiglia: il padre (e gli altri padri); La famiglia: la madre (e le altre madri); La scuola e ciò che vi si insegna; I maestri; I professori; Gli altri studenti e coetanei in genere; la stampa e la televisione; Il sesso (10 paragrafi); La religione (10 paragrafi); La politica (10 paragrafi).
La seconda sezione, “Lettere luterane”, contiene una serie di articoli nei quali Pasolini non si limita ad indicare le principali problematiche della società italiana («l’Italia di oggi è distrutta esattamente con l’Italia del 1945. Anzi, certamente la distruzione è ancora più grave, perché non ci troviamo tra macerie, sia pur strazianti, di case e monumenti, ma tra macerie di “valori”», p. 83), ma si spinge sino a rintracciarne le cause, individuate in una classe politica incapace e disonesta, incarnata, quando egli scrive, da quelli che definisce i “gerarchi dc”, che hanno preso possesso del “Palazzo”, relativamente ai quali chiede che venga celebrato un Processo pubblico; una redenzione collettiva, può infatti avvenire, secondo l’autore, solo attraverso un processo di purificazione collettivo, quale, appunto, un pubblico Processo, i cui capi d’accusa sono elencati dallo stesso Pasolini: «indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione di denaro pubblico, (…) connivenza con la mafia, (…) uso illecito di enti come il Sid, responsabilità nelle stragi di Milano, Brescia, Bologna (almeno in quanto colpevole incapacità di punirne gli esecutori), distruzione paesaggistica e urbanistica dell’Italia, responsabilità della degradazione antropologica degli italiani (responsabilità, questa, aggravata dalla sua totale inconsapevolezza), responsabilità della condizione, come si usa dire, paurosa, delle scuole, degli ospedali e di ogni opera pubblica primaria, responsabilità dell’abbandono “selvaggio” delle campagne, responsabilità dell’esplosine “selvaggia” della cultura di massa e dei mass-media, responsabilità della stupidità delittuosa della televisione, (…) distribuzione borbonica di cariche pubbliche ad adulatori» (p. 114), ed altro. E’ da registrare, inoltre, che in questa seconda sezione è presente l’”Intervento al congresso del Partito Radicale”, che Pasolini avrebbe dovuto tenere a Firenze; due giorni prima venne però ritrovato assassinato all’Idroscalo di Ostia: il 2 Novembre 1975.
Lettere luterane ci consegna, quindi, un Pasolini saggista (probabilmente meno noto al grande pubblico rispetto al Pasolini romanziere, regista, poeta), lucido interprete di una certa fase della storia italiana, una fase che, oggi, sembra mutare nella forma, ma non nei contenuti.
(Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane, Einaudi, pp. 208, € 9,80).
("Periodico Italiano webmagazine", 23/12/2009)
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons.
Segnalazione del presidente di Comitato
LA RIVOLTA NEL MEDITERRANEO: Prove di democrazia o rivoluzione islamica? |
martedì 8 febbraio alle ore 21.00 | |||||
Circolo Uno PD di Torino Via Mazzini 44 | |||||
interviene Toni Ferigo Vice Presidente Istituto Paralleli Torino |
Segnalazione del presidente di Comitato
Sabato 22 gennaio ore 15,30 via Perrone 3 TORINO
A qualcuno i lingotti ad altri la catena
Le ingiustizie e le menzogne dietro il piano Marchionne
introduce alla chitarra
Andrea Rivera
Andrea Rivera
intervengono
Giorgio Airaudo, segretario nazionale Fiom
Cataldo Ballistreri, Rsu Powertrain Fiat
Gastone Cottino, Università di Torino, firmatario appello Fiom
Margheria Hack in collegamento telefonico
Oliviero Diliberto, portavoce Federazione della Sinistra
Tutto il Pasolini cinematografico: a febbraio la rassegna del nostro Comitato
al centro culturale italo arabo
PASOLINI IL MANIERISTA
LA VERITA' NON E' IN UN SOLO SOGNO
opera omnia
cinematografica
cinematografica
di
Pier Paolo Pasolini
con la visione del film
IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE
introducono
YOUNIS TAWFIK
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